La terribile sensazione di avere un nodo alla gola impossibile da sciogliersi, le gambe che non smettono di muoversi, la bocca arsa, l’incessante e incontrollabile paura di morire da un momento all’altro e senza una motivazione. In questo articolo, ho deciso di parlare di come si presentano gli attacchi di panico e cosa si può fare per superare le crisi.
INDICE CONTENUTO
- Che cos’è un attacco di panico?
- I sintomi di un attacco di panico
- Quanto tempo può durare un attacco di panico?
- Attacchi di panico notturni
- Le cause scatenanti degli attacchi di panico
- Cosa fare se ho un attacco di panico?
- Come aiutare qualcuno che ha un attacco di panico?
- Come superare gli attacchi di panico da soli
- Esistono dei rimedi naturali per combattere gli attacchi di panico?
- Terapia psicologia e cura definitiva per gli attacchi di panico
Che cos’è un attacco di panico?
Il primo attacco di panico non si scorda mai. È un’esperienza così intensa e inattesa, accompagnata da un forte spavento, che porta il paziente in uno stato d’ansia fortissimo, tale da fargli credere di dover morire da un momento all’altro.
È un disturbo diffusissimo, colpisce 1 persona su 25, e si presenta con un’intensa paura di morire, però, in assenza di un pericolo reale. Il cuore inizia a battere molto forte e in maniera irregolare, quasi scoppiasse.
I sintomi di un attacco di panico
I sintomi di un attacco di panico possono variare da persona a persona e a seconda della gravità e dell’intensità della crisi. Possono essere sintomi psicologici o sintomi fisici:
- Palpitazioni
- Tachicardia
- Sudorazione
- Vampate di calore
- Tremori
- Sensazione di soffocamento
- Sensazione di asfissia (come se avessimo un nodo alla gola)
- Nausea
- Vertigini
- Mal di testa
- Paura di perdere il controllo
- Paura di impazzire
- Paura di morire
- Formicolio diffuso
- Secchezza della bocca
Quanto tempo può durare un attacco di panico?
Nella mia esperienza di psicologo a Prato, ho capito che bisogna distinguere due tempi quando si parla di attacco di panico: uno “percepito” dal paziente e uno chiaramente “reale”.
Per cui per rispondere alla domanda “quanto può durare un attacco di panico” bisogna tenere in considerazione che, per chi lo vive, il tempo inizia a rallentare e gli sembrerà un’eternità.
Invece, la crisi di solito ha una durata molto breve, da 5 a 20 minuti, al massimo mezz’ora. Tuttavia, l’ansia e il malessere che si provano durante fanno credere al paziente che possa non smettere più, e la paura accentua maggiormente i sintomi.
Attacchi di panico notturni
Una paziente del mio studio psicologico a Prato – a cui non daremo nomi per ragioni di privacy – mi ha raccontato più volte che le capitava spesso di svegliarsi tra le 3 e le 5 di notte con un’intensa sensazione di ansia, come se si aspettasse che di lì a poco avrebbe avuto una crisi. E il pensiero costante di averla, gliela faceva nascere ogni volta. Sentiva come se qualcuno si fosse seduto sul suo petto, ma lei non poteva fare nulla per scacciarlo via. Fragile e impotente, trascorreva il resto della notte sveglia, con la paura che la crisi ricominciasse.
Gli attacchi di panico notturni si manifestano proprio così: con un improvviso risveglio dal sonno accompagnato da profonda angoscia, tachicardia, sudorazione, tremori, dolore al petto. Subito dopo, il problema fondamentale è legato alla difficoltà di riaddormentarsi.
Le cause scatenanti degli attacchi di panico
Le crisi di panico sono molto diffuse, soprattutto tra i giovani. Si ritiene che le cause scatenanti degli attacchi di panico siano da ricercare nell’interazione tra pensieri, emozioni e processi fisici. In generale, un periodo molto stressante può portare alla nascita di pensieri negativi a cui si legano indissolubilmente delle emozioni ostili in grado di scatenare le crisi.
Può succedere, quindi, che il normale livello di ansia (che tutti proviamo) possa aumentare vertiginosamente ed esplodere in veri e propri episodi di panico più o meno intensi.
Oltre allo stress, però, ci sono anche altri fattori come: la predisposizione genetica (cause organiche), le preoccupazioni circa la propria salute e i sentimenti spiacevoli causati da problemi personali o di natura lavorativa (cause psicologiche).
Cosa fare se ho un attacco di panico?
Può capitare nella vita di chiunque di avere un periodo carico di preoccupazioni, che porta ad avere delle crisi improvvise. Ma allora cosa fare se ho un attacco di panico in atto?
Ricordare che l’attacco di panico non ha conseguenze dannose
Prima di ogni cosa, bisogna ricordare che l’attacco di panico non può avere conseguenze dannose. E che la paura di morire che sentiamo, in realtà è solo una percezione fallata dai nostri sensi. Le sensazioni che proviamo, infatti, dipendono dal fatto che il nostro cervello inizia a sovrastimare la presenza di pericoli intorno a noi, rilasciando adrenalina e noradrenalina. Questo processo, però, produce una reazione a catena che culmina con un estremo senso di confusione e con la sensazione che qualcosa di terribile sta per accadere, da un momento all’altro.
Il problema è che quando abbiamo una crisi di panico il pericolo reale non esiste, quindi non c’è un modo per affrontarla lucidamente. Bisogna solo aspettare che passi.
Rilassarsi
Quando sentite che una crisi di panico sta per cogliervi, prendete un attimo una pausa da tutto quello che state facendo e rallentate. Rallentate il ritmo del vostro respiro, il vortice dei pensieri, provate a ristabilire un ritmo più umano con il vostro corpo, cercate di riprendere il controllo su voi stessi. Come? Respirando lentamente. Immaginate che il vostro stomaco sia un palloncino, che si gonfia ad ogni inspirazione e si sgonfia ad ogni espirazione. Continuate per qualche minuto, in attesa che i muscoli gradualmente rilascino le tensioni. L’iperventilazione è ciò che crea più disagi, per questo bisogna lavorare molto sulla respirazione che aiuta a tenere tutto sotto controllo.
Pensate a una persona di fiducia
Pensare a una persona di fiducia durante una crisi di panico può essere veramente d’aiuto. Immaginate questa persona vicina a voi, pronta a sostenervi. Gli attacchi di panico possono riflettere un sentimento di solitudine e l’idea di non essere in grado di affrontarla da soli. Pensare a qualcuno di cui ci si fida, può aiutare a superare il senso dell’abbandono e attenuare la crisi.
Quando vi siete calmati, camminate
Una volta ristabilito un po’ di equilibrio, iniziate a camminare. Se ci sono persone vicine, provate a parlare con loro. Camminare serve a eliminare l’eccesso di adrenalina che circola nel corpo. Parlare con gli altri dà fiducia e fa sentire meno soli.
Cercate di occupare la mente
Cercate di occupare la mente con un compito che vi richieda concentrazione. Mette le cuffie e ascoltate l’album nuovo del vostro cantante preferito. Studiate un argomento che vi interessa, leggete un giornale, risolvete un sudoku, immaginate una scena rilassante. Insomma, pensate o fate qualcosa che vi fa stare bene.
Contante a ritroso da 20 a 1
Contare a ritroso da 20 a 1 vi aiuterà a distogliere l’attenzione dalla crisi e vi farà calmare.
Ricordate che un attacco di panico passa sempre e senza che ci sia un bisogno reale di fare qualcosa. Bisogna conoscere l’attacco di panico e sapere come funziona per superare questo problema molto più velocemente.
Come aiutare qualcuno che ha un attacco di panico?
In molti si chiedono come aiutare qualcuno che ha un attacco di panico. Infatti, se ci si trova a vivere la crisi di un’altra persona, è possibile sentirsi spaventati e spaesati, soprattutto impotenti perché si vorrebbe aiutare l’altro, ma tutto sembra inutile.
Tuttavia, ci sono delle accortezze che sicuramente potrebbero aiutare a risolvere la situazione nel più breve tempo possibile. Bisogna, cioè:
- Non perdere la pazienza e restare calmi
- Chiedere alla persona se assume qualche medicinale e in caso di risposta positiva offrirsi di andare a prenderlo.
- Accompagnarla in un luogo più tranquillo, dove si sente meno a disagio
- Evitare di essere frenetici o di mostrare di avere paura
- Aiutare la persona a respirare e poi a camminare, magari eseguendo gli stessi movimenti
- Cercare di parlare usando frasi brevi e semplici, affermazioni incoraggianti, ricordandole che la crisi di panico passerà, che può farcela, che non può succedere nulla di pericoloso per lei.
Come superare gli attacchi di panico da soli
Non è facile, ma si può riuscire a superare gli attacchi di panico da soli. Come? Diciamo che è un lavoro che richiede molto autocontrollo e auto-analisi e che parte tutto da:
Accettare di avere un problema
Il primo passo da compiere, quando si vuole tentare di vincere gli attacchi di panico da soli, è avere consapevolezza di cos’è e come funziona un attacco di panico. Sapere che è qualcosa che non ci mette in pericolo reale e che ha una durata limitata nel tempo può aiutarci ad affrontare il problema. Bisogna accettare di avere paura, non bisogna lottare contro l’emozione né pregare affinché passi in fretta o condannarsi per quello che si sta sentendo. Cominciare a capire come combattere gli attacchi di panico significa anche sapere come gestire e come curare un attacco di panico, imparando ad accettarne prima di tutto i sintomi.
Parlatevi a voi stessi
Un’altra operazione molto importante che potete compiere per superare una crisi di panico è quella di parlare a voi stessi. Datevi istruzioni su quello che sta accadendo e quello che potete fare. Rimante ancorati al presente, non pensate a quello che potrebbe accadervi in futuro. Identificate e rilassate le parti del corpo che entrano in tensione. Provate a sentire prima la punta dei piedi, poi le ginocchia, le gambe, il bacino, le mani, le braccia e infine la testa.
Ricordate che gli attacchi di panico hanno una fine
Se tenete a mente che l’attacco di panico viene generato nella vostra testa e che per questo ha sempre una fine visto che nasce dalla paura di un pericolo inesistente, potrete riuscire a superarlo da soli. Senza problemi, anche se non tutti ci riescono.
Esistono dei rimedi naturali per combattere gli attacchi di panico?
Nella mia esperienza di psicologa a Prato ho avuto molti pazienti che mi hanno chiesto se esistono dei rimedi naturali per combattere gli attacchi di panico.
Io ho sempre risposto loro che ovviamente ci sono alcune erbe fitoterapiche come la passiflora, l’avena, la valeriana, i fiori di Bach e l’acero che possono aiutare a rilassare il sistema nervoso e a calmare gli stati ansiosi. Ma la loro efficacia è molto limitata e non risolvono affatto il problema. Non esiste, infatti, un farmaco per curare gli attacchi di panico – si possono al massimo alleviare! Perciò se non lavoriamo su noi stessi, continueremo ad avere crisi.
Terapia psicologia e cura definitiva per gli attacchi di panico
La terapia psicologica ad oggi rappresenta l’unica “cura definitiva” per gli attacchi di panico. Studi condotti in diversi paesi dimostrano che più dell’80% delle persone si libera dalle crisi dopo un periodo di trattamento. La terapia ha come obiettivo quello di abbattere e sconfiggere le fonti di stress, aumentare la tolleranza al disagio, ridurre le sensazioni fisiche (tachicardia, tremore, senso di soffocamento, ecc…) o mentali (paura di morire e di perdere il controllo) e vincere gli attacchi di panico in maniera definitiva.
Psicologo Prato – Terapia per attacchi di panico
Come Psicologo a Prato lavoro a stretto contatto con i miei pazienti per aiutarli a superare le difficoltà che incontrano durante il cammino quotidiano della loro vita. Se hai problemi di ansia o crisi di panico richiedimi un preventivo gratuito. Imposteremo una terapia personalizzata che ti aiuterà a risolvere tutti i tuoi problemi. Contattami, cliccando qui.