Come un brivido che attraversa la schiena e paralizza le membra, l’attacco di panico è un disagio psicofisico che fa provare alla persona che ne soffre ansia, paura e sensazione di soffocamento.
I sintomi raggiungo l’apice dell’intensità entro 5, 10 minuti dall’esordio e scemano in circa mezz’ora.
Poco tempo, sì, ma chi vive un attacco di panico pensa potrebbe non finire più.
Gli attacchi di panico si presentano senza alcuna motivazione apparente, durante le situazioni più comuni nella vita: a scuola, in autobus, mentre si cucina o si lavora o si stanno svolgendo delle commissioni, arrecando tutta una serie di disagi sociali a chi ne soffre. Ma come possiamo affrontarli e superarli?
Quali sono i sintomi di un attacco di panico?
Il DSM-5 ci dà una definizione molto precisa di attacco di panico, elencandoci i sintomi che potrebbero farci capire la natura del disagio che stiamo vivendo.
Nel particolare, dice che devono essere presenti almeno 4 dei seguenti sintomi:
Difficoltà respiratorie
Paura di morire
Aumento della frequenza cardiaca con palpitazioni
Sudorazione
Dolori al petto
Vertigini
Tremori
Vampate di calore
Formicolio alle mani, al viso, ai piedi o alla bocca
Rossore al viso e al petto
Nausea o disturbi addominali
Dissociazione
Angoscia
Pianto incontrollabile
Il Disturbo da Attacchi di Panico (DAP)
L’attacco di panico, in realtà, può essere anche un disturbo momentaneo, che si prova una sola volta nella vita, magari a causa di una situazione stressante o un momento difficile.
Tuttavia, quando gli attacchi di panico diventano frequenti, occorre valutare se si è in presenza o no di un vero e proprio disturbo da attacchi di panico (DAP). Questo avviene soprattutto quando inizia a nascere dentro la persona che ne soffre la sensazione, quasi fobia e ossessione, che possa accadere di nuovo e che possa fare molto male.
Psicologo Prato: la crisi di panico può comparire con o senza agorafobia
Nei miei anni di lavoro come Psicologo Prato, ho incontrato casi di DAP (Disturbo da Attacchi di Panico) che presentavano agorafobia. Questo non avviene sempre. Infatti, anche l’agorafobia fa parte dei disturbi di ansia: è la paura degli spazi aperti o dei luoghi in cui sarebbe difficile allontanarsi o chiedere aiuto in caso di pericolo.
Ma questa sintomatologia rientra più spesso nel panico generato dalla paura.
Arriva l’attacco di panico: come reagire
Quando l’attacco di panico arriva, fortissimo, ci sono diversi accorgimenti che possiamo prendere:
– Mettersi in disparte, defilarsi se è possibile dal luogo, dalla situazione o dall’incontro nel quale il panico è esploso.
– Mettersi comodi, cercare fresco, evitare solo di sdraiarsi.
– Chiedere aiuto, cercare qualcuno che ci possa stare vicino per la durata dell’attacco e che ci aiuti a rimanere lucidi e tranquilli il più possibile.
– Non bisogna fingere di stare bene. È praticamente impossibile e non farà altro che aumentare la risonanza degli effetti della crisi di panico. Più utile invece è avvertire gli altri che si sta male, e avere così il tempo per preoccuparsi solo di se stessi.
Psicologo Prato Attacchi di Panico
Quando l’attacco di panico diventa disturbo e non ci permette di vivere normalmente la nostra quotidianità vuol dire che è arrivato il momento di rivolgersi a uno specialista in grado di accompagnare le persone in un percorso di auto-controllo.
Il panico si può arginare con la psicoterapia. Nei miei anni di studio come Psicologo Prato ho imparato a seguire le persone passo dopo passo e a far loro superare disagi di questa natura.
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