Spesso, di notte, le palpebre si chiudono e i pensieri iniziano ad affollare la mente. Siamo stanchi, distrutti, ma non riusciamo a dormire e restiamo svegli per ore, prima di addormentarci. I disturbi del sonno sono spesso erroneamente raggruppati sotto il termine “insonnia”. In realtà, però, essa rappresenta solo un particolare disturbo all’interno di una categoria che ne comprende molti altri. Ma allora quali sono i principali disturbi del sonno?
Disturbi del sonno: perché il nostro corpo ha bisogno di dormire?
Il sonno ha una funziona essenziale per il nostro corpo, perché gli permette di interrompere momentaneamente qualsiasi tipo di contatto col mondo esterno per potersi rigenerare dopo una giornata di stanchezza. Quando non riusciamo a dormire, probabilmente soffriamo di un disturbo del sonno.
Essi si dividono in due macro-categorie:
Dissonie:
Come l’insonnia, le apnee notturne e le ipersonnie (narcolessia). Sono disturbi dovuti ad alterazioni del ritmo, quantità e qualità del sonno.
Parasonnie:
Come il sonnambulismo, sonniloquio, disturbo da incubi, enuresi, bruxismo e la sindrome delle gambe senza riposo. Sono disturbi caratterizzati dalla presenza di un evento anomalo durante la fase del sonno.
L’insonnia e i disturbi del sonno: cos’è e come si cura
Spesso il termine insonnia viene usato per indicare genericamente tutti i disturbi del sonno. Invece, essa indica solo quel particolare disturbo che si manifesta con difficoltà di addormentarsi, la sensazione di non essere capaci di dormire oppure l’impossibilità di rimanere addormentati per tempi sufficientemente lunghi. L’insonnia è un vero e proprio disturbo, un sintomo che dimostra la presenza di un’alterazione nel nostro organismo. Le cause sono molte come molti sono anche i tipi di insonnia.
Tipologie di insonnia
Possiamo distinguere tre diversi tipi di insonnia: la transitoria, a breve termine e l’insonnia cronica.
L’insonnia transitoria
Insorge in conseguenza a un evento traumatico, eccitante, intenso (come una notizia buona o cattiva, in grado comunque di sconvolgerci). In questi casi, l’ansia deriva da un fattore esterno che mantiene eccitato e in uno stato di veglia permanente il nostro cervello e non gli permette di dormire. In questi casi, la soluzione è rimuovere il problema che ha causato l’insonnia.
L’insonnia a breve termine
Come dice il nome, questo tipo di insonnia è di natura transitoria. Generalmente non dura più di due settimane. Le cause sono spesso di origine emotiva: un lutto, una separazione, un cambio drastico di vita, un momento difficile e stressante… di solito, questo tipo di insonnia tende a scomparire da sola, con l’allontanarsi del problema, tuttavia ci sono dei casi in cui permane. Quando ciò accade, il consiglio è quello di rivolgersi a un professionista.
L’insonnia cronica
È l’insonnia abituale, quella che persiste nel tempo. I fattori che la determinano possono essere molti: problemi psicologici, fisiologici, ambientali o eventi drammatici.
Cause dell’insonnia e dei disturbi del sonno
Difficoltà di addormentarsi, risvegliarsi più volte durante la notte, sensazione di non aver dormito, presenza di pensieri e agitazioni che ci mantengono svegli. Queste le sensazioni che provano le persone affette da insonnia, ma quali sono le cause? Spesso, bisogna indagare nelle emozioni. Rabbia, ira, ansia, stress, incapacità di gestire le situazioni provocano nel nostro organismo uno stato di agitazione che ci crea disturbi del sonno.
L’alcol, la caffeina, le droghe, alcune problemi fisici, come l’incontinenza, o emotivi, come lo stress da troppo lavoro, possono anche condizionare la qualità e la quantità del nostro sonno.
Gli effetti comuni dell’insonnia, in qualsiasi forma si manifesti, sono simili: stanchezza, apatia, nervosismo, instabilità emotiva, mancanza di concentrazione, diminuzione del rendimento e una sensazione di malessere fisico generale.
Psicologo Prato: come affrontare l’insonnia e i disturbi del sonno
Negli anni in cui ho lavorato come Psicologo Prato, ho scoperto che il modo migliore per curare l’insonnia, in realtà, è tenere il più lontano possibile “i cattivi pensieri” dalla nostra testa. Di solito, nel giro di una settimana la maggior parte dei problemi di insonnia si risolvono da soli, trascorso l’evento traumatico.
Quando, però, il disturbo persiste per qualche settimana, o la situazione problematica si manifesta con una certa gravità, sicuramente occorre preoccuparsi, perché potrebbe rappresentare l’ingresso in una condizione cronica.
In questi casi, è bene rivolgersi ad un medico, soprattutto prima di prendere qualsiasi tipo di farmaco.
Psicologo Prato Insonnia e Disturbi del Sonno
Quando l’insonnia è persistente e grave, tale da interferire con il normale funzionamento della vita quotidiana. Bisogna rivolgersi a un modico che stabilità se procedere con una terapia farmacologica o meno.
Nei casi più lievi invece si consiglia di evitare l’uso di farmaci, perché creano dipendenza e generano un sonno indotto che non è uguale a quello naturale. Negli ultimi 20 anni, infatti, sono state messe a punto strategie d’intervento non farmacologico che si sono rilevate molto efficaci sia nel migliorare la qualità del sonno degli insonni sia nel facilitare la sospensione dell’utilizzo dei sonniferi. La psicoterapia può essere la soluzione. Come Psicologo Prato, lavoro sull’insonnia cu colloqui di gruppo o individuali, insegno alla persona le principali tecniche di rilassamento e di distrazione immaginative, per permettergli una normale igiene del sonno.
Se hai problemi di insonnia o disturbi del sonno generici, scrivimi qui. Valuteremo insieme il percorso migliore per te.