Quella strana sensazione che ti assale la bocca dello stomaco, un disagio che sembra non essere dovuto a nulla, il senso di apatia e di abulia… la scioccante certezza che nella vita ci sia ancora qualcosa di importante che manca. Quando ci convinciamo di sentire un “vuoto interiore”, in realtà stiamo parlando di un disagio psicologico, che si manifesta con sensazione di non vitalità e apatia, che può però avere connotazioni diverse tra loro. Vediamone qualcuna tra le più diffuse.
Il vuoto interiore: il narcisismo la mancanza di significati
Una prima connotazione di senso di vuoto esistenziale, è quella della sofferenza narcisistica.
Il narcisista (di cui abbiamo parlato in un articolo precedente) non è solo narcisista arrogante; ma esistono forme diverse di solipsismo, alcune delle quali possono manifestarsi anche in atteggiamenti di sfiducia, svalutazione e vergogna di sé.
Questa modalità di narcisismo porta la persona a cercare continuamente conferme, traguardo e ammirazione dagli altri, proprio per colmare questo “vuoto interiore” che sente.
Il vuoto narcisistico è dovuto, infatti, a un fragile senso di identità: nessun riconoscimento esterno potrà aiutarci se non avremo costruito dentro noi se stessi una forte autostima.
La conseguenza di tutto questo è l’isolamento, che porta a sentirsi indifferenti e superiori. Ma il prezzo che si paga si manifesta con un gran senso di solitudine e mancanza di scopo nella propria esistenza.
Psicologo Prato: Depressione e vuoto esistenziale
Nelle ricerche che per anni ho condotto da psicologo Prato, ho capito che, invece, il vuoto interiore sperimentato da chi soffre di depressione è molto diverso da quello del narcisista. Questa condizione, infatti, porta l’individuo a distaccarsi dagli altri e a disinvestire nelle relazioni e nelle attività quotidiane, con una conseguente sensazione di vuoto esistenziale, colpa, indegnità e svalutazione di sé.
Il vuoto interiore nella personalità borderline
Per quanto riguarda il vuoto dissociativo della sindrome borderline di personalità, la sensazione di vuoto interiore si alterna fra stati umorali rapidamente volubili. L’esperienza della personalità borderline porta l’individuo che ne soffre a un’instabilità perenne di sentimenti, pensieri, comportamenti che rappresentano l’unica forma di vitalità che essi riescono a sperimentare.
Un caos interiore, quindi, che porta al presentarsi di un profondo senso di vuoto interiore e di non esistenza, che motiva spesso comportamenti autolesivi.
Il vuoto interiore: come affrontarlo
Viviamo in un’epoca iper-connessa, dove le relazioni sociali sono messe a repentaglio dai nuovi strumenti offerti dal digitale. Le persone si trasformano in individui e nasce, dentro loro, un forte senso di disagio che si traduce in una sensazione forte di vuoto interiore.
Non sempre questa sensazione cela un vero e proprio disturbo di personalità, a volte può essere associato a momenti contingenti: un lutto, un’esperienza negativa, un licenziamento, la fine di un amore o di un’amicizia… ad ogni modo, la psicoterapia aiuta a “esserci”, a ricostruire autostima e senso di sé, per evitare le crisi esistenziali passeggere.
Psicologo Prato: vuoto interiore
Nei miei anni di lavoro da psicologo Prato, mi è spesso capitato di dover gestire dei casi di adolescenti e adulti che non riuscivano più a trovare un senso alla vita. Insieme, però, siamo riusciti a recuperarlo.
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